05 agosto 2006

Una dimensione più terrena


Quanti aggettivi si usano per il vino ! Quanti per i produttori ! Spesso tante chiacchiere che non riescono a descrivere un bel nulla !... O perchè inappropriate, o semplicemente incapaci di rappresentare il complesso mondo del vino. Dovremmo cercare, per quanto possibile, di tornare ad una dimensione più terrena, nel vero senso del termine, cioè tornare alla terra, all'origine del tutto. Chi si dichiara un "cultore del vino" (a quanto pare ce ne sono tanti, soprattutto tra quelli che hanno da poco frequentato uno dei tanti corsi di degustazione !...) non può basare le sue conoscenze in materia solo sulla lettura della stampa specializzata; la prima cosa che dovrebbe fare è guardare in faccia le vigne dei produttori. Mi si dirà: "ma cosa posso capirci io di vigna ?". Bene: se non hai nessuna idea della vigna, non puoi avere nessuna idea di quello che c'è in un bicchiere di vino. Il vino comincia nella terra.

02 agosto 2006

Invaiatura !


Che bello ! Gli acini del Montepulciano cominciano a colorarsi ! Benchè naturale e ovvia, l'invaiatura è sempre qualcosa di magico, è l'anteprima della vendemmia. Certo, ci vorranno ancora un paio di mesi, ma è proprio questa la fase più delicata, decisiva. Confido nel bel tempo !...

01 agosto 2006

Il primo "Nuvole e Pane"


La mia idea di "Nuvole e Pane" è vecchia di parecchi anni, trascorsi soprattutto a raddrizzare le vigne, a condurle in maniera più severa. La prima creatura è dell'annata 2004: 21 quintali d'uva, due tonneaux e una barrique, 1410 bottiglie. Montepulciano in purezza, uvaggio per due terzi da pergola di 30 anni e un terzo da controspalliera di 10 anni con rese rispettivamente di 6 e 3 chilogrammi d'uva. Macerazione complessiva di 14 giorni, fermentazione in tino chiuso con lieviti autoctoni. Fermentazione malolattica naturale e affinamento in legno per 12 mesi, ulteriore affinamento in cemento per 4 mesi e in acciaio per uno. Imbottigliamento manuale, il 17 maggio 2006. Le bottiglie ora riposano in una nicchia climatizzata. Questo vino nasce davvero nella vigna, ne è espressione diretta, rappresenta fedelmente l'annata; esso non conosce forzature di tipo chimico (enzimi e tannini esogeni, ecc...), nè tecnologico (concentratori, ecc..). Il lavoro più duro ed impegnativo è stato fatto in vigna, per cercare di ottenere, in relazione a tutte le variabili climatiche, la massima qualità del frutto. Il 2004 è stata un'annata molto difficile, molto fresca ; è giusto che il mio vino ne risenta: ho lavorato bene in vigna, quindi ho ottenuto un'uva sicuramente migliore di quella che avrei ottenuto se avessi lasciato la vigna a se stessa (ecco l'importanza della mano del viticoltore !). Poichè l'annata è stata piccola, l'uva non ha potuto raggiungere l'ottimale maturazione fenolica ed aromatica e pertanto il vino non può essere grande: sembra una cosa scontata, ma vi invito a riflettere su come si sono appiattiti i vini attraverso gli anni !... L'annata è una di quelle cose che devono sentirsi nel vino !. Anche il 2005 è stato un anno abbastanza difficile; spero che non valga il detto "non c'è due senza tre": finora la stagione è stata ottima, mi auguro che continui così.